Finire a quest'ora di studiare e rendersi conto di non avere più strade da perseguire per capire un determinato concetto è proprio snervante. Non dico di non riuscire a risolvere un problema, ma proprio non avere idee su come procedere.
Un po' come quando si deve andare in un posto e si vedono due strade; intrapresa la prima, se questa è sbagliata, imprechiamo un po' ma torniamo indietro e senza disperare prendiamo la seconda.
Ma quando le strade dobbiamo farle noi, intendo segnarle o addirittura cercarle dove a prima vista non c'è nulla, lì le cose si complicano. Per prima cosa si cerca di emulare qualche nostro predecessore, poi andiamo per analogia con altri paesaggi, alla ricerca di una intuizione, ma quando anche questo non basta disperiamo e disperiamo fino a che ...
... fino a che non lo so, ma so che domani troverò la strada. In fondo è una preghiera anche la matematica. Notte.
Sarà l'insonia, saranno i mille pensieri o forse anche le preoccupazioni ma è bello qualche volta non dormire. Fuori si sentono i rumori silenziosi della notte, qualche insento, il vento, e poi...e poi i miei pensieri. Ed è proprio in questi momenti che non mi va di dormire. Ora mi sembra ci sia troppo da scoprire, cercare, imparare nei pensieri per lasciar spazio ai sogni. Quando avrò finito, e solo allora, venga pure Morfeo a svegliarmi e a portarmi dove mi compete...
giovedì 16 giugno 2011
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Don Primo Mazzolari
RispondiEliminaLa primavera incomincia con il primo fiore,
il giorno con il primo barlume,
la notte con la prima stella,
il torrente con la prima goccia,
il fuoco con la prima scintilla,
l’amore con il primo sogno...
non aver paura di aggiungere il secondo...
non smettere mai di cercare...
Siddharta nella sua vita non si è mai farmato ha sempre continuato a cercare, ecco perchè i giovani di tutto il mondo hanno eletto questo libro a simbolo del libero pensiero, un libro immortale poichè capace di dare attraverso il suo racconto un grande insegnamento di vita, poichè anche noi dovremmo cercare di non pensare mai di sapere tutto e dovremmo cercare anche noi di scoltare le parole del grande fiume.