C'è da dire che era una giornata particolarmente calda e quindi non c'è da stupirsi che entrati nel cortile dell'università, la prima panchina sia diventata subito il mio più gran desiderio.
All'ombra del porticato, su questa panchina, ho iniziato senza nemmeno accorgermene a contemplare il cielo, e poi la luce gialla sull'edificio.
Normalmente queste cose non le avrei osservate, ma sarà stata la momentanea solitudine o non so cosa, comunque difficilmente si può immaginare la pace che questa visione mi ha trasmesso.
Al ché la mia nuova esperienza poteva sermarsi qua ed invece la mia curiosità indagatrice mi ha spinto a cercare di collezionare più quadri possibili di quanti potessi. Istantanee nella mia mente ma ancor prima nel mio cuore. Un po' come ricaricare le batterie, anzi ancora meglio, come passare da una fonte di alimentazione obsoleta ad una rinnovabile... tanto per rimanere in tema referendum.
Quando la poesia soffia nella vita, anche il respiro quotidiano si fa incanto.
RispondiEliminaScrivere è...Presentare le cose nella loro verità.
RispondiEliminaDire la cosa vera, la successione dei movimenti e dei fatti che producono un'emozione e che resta valida per un anno e per dieci anni o,se siete stati fortunati e se l'avete espressa con una grande purezza, per sempre...
(E.Hemingway)