venerdì 25 novembre 2011

I miei cinque minuti

A volte capita di prendersela parecchio.
Per esempio in questi giorni ho cose importanti a cui pensare e cose a cui non dovrei minimamente pensare ma a cui mi tocca pensare.
Eppure le cose per cui me la prendo non sono queste, ma altre. Infatti sempre piú spesso capita che la gente sembra voglia approfittarsi di me per scaricarmi i loro impegni. Come se io non ne avessi giá abbastanza.
Beh, questa mattina ho ripensato a quest'ultimo mese... e meraviglia delle meraviglie mi sono accorto che il medesimo impegno lo ho scaricato a mia volta.
Conclusione. Inutile lamentarsi, tanto se si fa il conto delle cose favorevoli (+1) e di quelle sfavorevoli (-1) la somma é sempre maggiore o uguale a zero. Quindi non ho scuse per non vivere felice! Sta tutto a me.

lunedì 7 novembre 2011

Fermata di partenza

Bon, io inizio a scrivere, poi vediamo che succede.
Questa mattina sono stato più veloce del solito.
Un'ora per prepararmi, scendere, far la spesa, salire, far colazione, lavare i piatti, mettere a posto quello che dovevo mettere a posto e preparare le sacche, quella per il lavoro e quella per la palestra.
Nonostante ciò quando sono andato alla fermata dell'autobus lo ho perso, e non per colpa mia, ma perché è passato con 40 minuti di ritardo...
Un precisino come me in questi casi si arrabbia subito...
Eppure questa mattina, qualcuno ha voluto farmi un regalo... alla fermata ad un certo punto è arrivato un papà con la barba, di pochi anni più vecchio di me, e il suo figlioletto di pochi anni biondissimo.
Da piccolo io ero biondissimo e mio papà ha sempre tenuto la barba...
Che inconsciamente mi sia intenerito... può essere.
Fatto stà che il primo pensiero è stato quello di inviare un sms alla mia ragazza.
Ed il bello è che mentre pensavo a ciò il bambino ha iniziato ad imitarmi.
Si è messo ad aspettare il pullman appoggiato al muro così come lo ero io.
Tentando di incrociare le gambe come facevo io... ogni tanto si guardava i piedini e li rimetteva a posto come i miei... purtroppo la postura un po' goffa di un bambino è diversa da quella di un venticinquenne e quindi ha dovuto lasciar perdere.
...magari ho solo pensato che tra qualche anno io potrei essere ad una fermata con il mio figlioletto.
Non lo so. Eppure in questo mischiarsi di presente, futuro e passato il mio duro cuore si è intenerito ed ho pensato a come sia stupido prendersela per un pullman quando le fermate che rischiamo di perdere sono altre... notte a tutti quanti.

In catene

Settimana scorsa sono stato a messa in carcere... E mi è venuto normale pensare a quanto sia brutto identificare una persona con ciò che fa anziché dargli la possibilità di esprimersi come vuole. Questa cosa ritengo sia ancora più spiacevole quando la subiamo.
È difficile non essere presentati agli altri da un nostro modo di fare. Anzi ritengo sia impossibile. Perciò ho deciso semplicemente di sbatteremmo e di incominciare a vivere! Voglio riuscite a stupire con la mia leggerezza chi mi identificherà con ciò che ho fatto o si crede io abbia fatto.