giovedì 14 febbraio 2013

Un terzo mondo, anche per me!



In questa settimana è finalmente arrivato Spotify… Wow! Finalmente anche l'Italia si adegua alle altre nazioni "progredite"…
Eppure una delle prime canzoni che ho ascoltato è stata "Terzo Mondo" dei Punkreas, una canzone che era dal liceo che non ascoltavo. Sarà un caso? Tra tutte le canzoni che ho ascoltato in questi anni, una canzone di dieci anni fa, dell'epoca in cui si ascoltavano ancora i cd.
Spotify ha un pregio: con 10 euro, uno si ascolta tutta la musica che vuole. Eppure la discografia teatrale di Gaber, a me tanto cara, non si trova. Il fatto porta a cercare qualche suo parente che non abbia questo difetto. Cerca cerca, il suo parente più prossimo, Deezer, ha il medesimo difetto.
Alla fine uno si chiede… ha senso per me fare un abbonamento del genere?
Alle medie ed al liceo avevo un abbonamento del genere, il nome era Dad&Mom flat. 10.000 lire al mese di media (Che sono meno di 10 euro!!!) ed ogni tre mesi compravo un cd.
Non aveva di certo una grande varietà questa tariffa. Mi consentiva 10 canzoni ogni 3 mesi… eppure mi ha cresciuto.
In molti momenti della mia vita mi vengono in mente frasi di canzoni e sono sempre contenute in un qualche cd presente nella mia libreria fisica, non in mp3. Un caso?
Il cd andava scelto con molta cura; certo, si poteva sbagliare acquisto, ma ciò implicava tre mesi ad ascoltare cd "vecchi". Poco male. Era un po' come riscoprire certi vecchi amori. 
Non era certo un attaccamento  alle cose.  Basta vedere come sono ridotte le custodie di quei vecchi amori.
Oggi, a due giorni dall'uscita di spotify, sento il bisogno di tornare a quella vita.
Eliminare ogni mp3, ricominciare a sudarmeli, e ad apprezzarli…
Tutto ciò mi porta anche a chiedermi se il resto della mia vita non sia rimasto coinvolto in questo consumismo di passioni in cui anche patire sarebbe già un risultato.
Penso a Facebook, twitter, google +, mail etc…. non condanno questi strumenti!!! anzi! Li trovo davvero molto utili, ma mi domando se non accumuliamo amici che non ascoltiamo ma mandiamo avanti con la doppia freccia fintanto che non troviamo un amico che per pochi secondi non ci faccia sentire, come dire, curiosi. È questo quello che voglio?!
NO!
Voglio continuare ad innamorarmi ed a pensare a quei vecchi amori , voglio rileggermi nelle cicatrici che mi hanno fatto. In fondo, se sono quel che sono lo devo anche a loro...



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