Certo che siamo strani forte...
Va bene qualunque cosa ma cerchiamo costantemente idee forti. Quando le abbiamo trovate le difendiamo aggrappandoci a qualunque cose. E non importa se cambiamo nuove intuizioni, nuove sensazioni che ci portano altrove. Quelle idee forti ci illudono di essere forti.
Mi rendo conto di quanto sia assurdo il nostro desiderio di aderire a qualcosa.
Siamo Cristiani!? allora bisogna difendere qualunque cosa che sia cristiano... [Le maiuscole non sono a caso]
Siamo tifosi di una squadra di calcio!? guai al tifoso della squadra rivale che critica la scelta più assurda del dirigente della nostra. Ed anche quando critichiamo il nostro dirigente non è altro se non per aggregarci intorno all'idea della sacralità della storia della nostra squadra.
Siamo vicini ad un certo movimento politico!? guai ad ammettere che il problema si possa risolvere come lo schieramento all'opposizione propone!
Abbiamo idee deboli che rendiamo forti. Ci nascondiamo dietro queste idee e ne rimaniamo ingarbugliati.
Mai una volta che la nostra volontà sia più forte della nostra paura di non avere idee in grado di spigare qualunque cosa... quasi come se essere in disaccordo con noi stessi fosse una grande infamia.
Sarà l'insonia, saranno i mille pensieri o forse anche le preoccupazioni ma è bello qualche volta non dormire. Fuori si sentono i rumori silenziosi della notte, qualche insento, il vento, e poi...e poi i miei pensieri. Ed è proprio in questi momenti che non mi va di dormire. Ora mi sembra ci sia troppo da scoprire, cercare, imparare nei pensieri per lasciar spazio ai sogni. Quando avrò finito, e solo allora, venga pure Morfeo a svegliarmi e a portarmi dove mi compete...
domenica 14 luglio 2013
sabato 6 aprile 2013
Todo Cambia
Ho finito di vedere "Habeamus Papam" di Nanni Moretti.
Devo dire che mi è piaciuto molto. Di questo film trovo che la canzone che pubblico sotto sia un bel cammeo.
Spezzare una consuetudine non è mai facile, anche perché nella consuetudine ritrovo le mie sicurezze.
Quando ho paura o mi sento spaesato inevitabilmente ritorno con la mente e con il cuore a fatti che sento più familiari, più consueti.
Se oltre a dover rompere la consuetudine ci si scontra anche con ciò che crediamo ma non sentiamo, beh, a questo punto siamo sulla soglia della schizofrenia.
Eppure tutto cambia! Tutto cambia!
Fuori e dentro di me!
Una cosa aggiungo alla canzone... Tutto cambia fuori e dentro di me. Io no.
Todo cambia (Mercedes Sosa)
“Cambia lo superficial
cambia también lo profundo
cambia el modo de pensar
cambia todo en este mundo
Cambia el clima con los años
cambia el pastor su rebaño
y así como todo cambia
que yo cambie no es extraño
Cambia el mas fino brillante
de mano en mano su brillo
cambia el nido el pajarillo
cambia el sentir un amante
Cambia el rumbo el caminante
aunque esto le cause daño
y así como todo cambia
que yo cambie no extraño
Cambia todo cambia
cambia todo cambia
cambia todo cambia
cambia todo cambia
Cambia el sol en su carrera
cuando la noche subsiste
cambia la planta y se viste
de verde en la primavera
Cambia el pelaje la fiera
cambia el cabello el anciano
y así como todo cambia
que yo cambie no es extraño
Pero no cambia mi amor
por mas lejos que me encuentre
ni el recuerdo ni el dolor
de mi pueblo y de mi gente
Lo que cambió ayer
tendrá que cambiar mañana
así como cambio yo
en esta tierra lejana
Cambia todo cambia
cambia todo cambia
cambia todo cambia
cambia todo cambia”.
——————————————-
Traduzione.
“Cambia ciò che è superficiale
e anche ciò che è profondo
cambia il modo di pensare
cambia tutto in questo mondo.
Cambia il clima con gli anni
cambia il pastore il suo pascolo
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia il più prezioso brillante
di mano in mano il suo splendore
cambia nido l’uccellino
cambia il sentimento degli amanti.
Cambia direzione il viandante
sebbene questo lo danneggi
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia
cambia, tutto cambia.
Cambia il sole nella sua corsa
quando la notte persiste
cambia la pianta e si veste
di verde in primavera.
Cambia il manto della fiera
cambiano i capelli dell’anziano
e così come tutto cambia
che io cambi non è strano.
Ma non cambia il mio amore
per quanto lontano mi trovi
né il ricordo né il dolore
della mia terra e della mia gente.
E ciò che è cambiato ieri
di nuovo cambierà domani
così come cambio io
in questa terra lontana.
Cambia, tutto cambia…”.
domenica 17 marzo 2013
Bellezza
La Bellezza
Noi sereni e semplici o cupi ed acidi,
noi puri e candidi o un po' colpevoli
per voglie che ardono:
noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E noi compresi e amabili o offesi e succubi
di demoni e lupi, noi forti ed abili
o spenti all'angolo:
Noi cerchiamo la bellezza ovunque.
E passiamo spesso il tempo così,
senza utilità (quella che piace a voi)
senza utilità (perché non serve a noi)
Sento sempre più la necessità di riempire ogni mio momento, di non vivere più a metà.
Sento che in ogni stato in cui mi posso trovare non posso farmi scappare la bellezza che mi scorre accanto. Non posso perché ho il tremendo bisogno di sentirmi vivo!
E non importa se perderò mille occasioni e mille opportunità le vedrò scorrere sotto i miei occhi.
Ho sete di bellezza, di questo so non mi rammaricherò mai.
Canzone per un Figlio
Canzone per un filgio
La felicità non è impossibile
la stupidità la rende facile, come un’ebbrezza effimera che può imbrogliare fino a non capire che può fare male la sua vanità
Se sai bene ciò che fai la felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi l’infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei la felicità… sarà dentro di te
La felicità sorride attonita, con ingenuità e un largo brivido,
Alla bellezza eterea che sa incantare e alla poesia che ci fa sentire la forza della bontà
Se sai bene ciò che fai la felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi l’infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei a felicità sarà desiderare ciò che hai dentro, in fondo all’anima
Dentro di te
A volte penso che quando avevo 16 anni capivo di più. Ero in crisi perché non capivo come conciliare il comunismo al cristianesimo eppure mentre frequentavo "quelli del mato grosso" sintetizzavo il tutto.
A 16 anni si affrontano i grandi temi, la stupidità non è un problema da porsi.
Si è troppo preoccupati di capire chi si è, che taglio si vuol dare alla propria vita.
Ci si alza la mattina e si vuol fare la rivoluzione, si va a dormire e si sogna un mondo nuovo!
Tristezza, gioia, vittorie e sconfitte si mischiano in un tutt'uno. E non è forse questa la vita?
Ragionavo con semplicità su cose grandi. Sbagliavo! Eccome se sbagliavo! Ne ho dette tante di cretinate... eppure non me ne importava.
Ora ho paura di offendere, ho paura di sbagliare. Ho mille categorie in più ma non so usarle.
Schiavo del tempo, schiavo del denaro, schiavo. Sono schiavo! Quel titanismo che mi animava dov'é?!
La felicità non è impossibile, questo lo so bene. Convincersi che possa esistere all'infuori della stupidità, questo mi convince meno.
Chi sono?! Quando volevo conciliare il comunismo al cristianesimo forse lo sapevo, ora che forse so cosa sono il comunismo e il cristianesimo ho smarrito me stesso in una sovrastruttura che annebbia tutto.
lunedì 25 febbraio 2013
I migliori secondi sono quelli dopo di me
Oggi ascoltavo i risultati della politica ed i risultati calcistici.
Mi incuriosiva come io tenda, quando non ho un'idea forte, a sperare che gli altri non ne abbiano al mio livello...
Tanto per evitare il tema politica, parliamo di calcio.
La Juve è prima ma ha dato l'impressione di tentennare. Così mi viene naturale tifare affinché perda il Napoli, secondo in classifica.
Questa cosa è troppo squallida per darmi gusto. Occorre vincere perché ci si é dimostrati più forti degli altri e non per qualche errore di percorso degli avversari. Più forti sono gli avversari e più forti si è nella vittoria.
Così anche per le idee. Sento la necessità di ritrovare quelle idee forti che creano passione e fanno battere il cuore nella sfida.
Mi incuriosiva come io tenda, quando non ho un'idea forte, a sperare che gli altri non ne abbiano al mio livello...
Tanto per evitare il tema politica, parliamo di calcio.
La Juve è prima ma ha dato l'impressione di tentennare. Così mi viene naturale tifare affinché perda il Napoli, secondo in classifica.
Questa cosa è troppo squallida per darmi gusto. Occorre vincere perché ci si é dimostrati più forti degli altri e non per qualche errore di percorso degli avversari. Più forti sono gli avversari e più forti si è nella vittoria.
Così anche per le idee. Sento la necessità di ritrovare quelle idee forti che creano passione e fanno battere il cuore nella sfida.
giovedì 21 febbraio 2013
A volte le spaccherei la testa! Ci sono incomprensioni pazzesche tra uomo e donna. Non c'é che dire.
Lei dice una cosa ed io inevitabilmente ne capisco un'altra. Lei si attende una cosa ed io me ne dimentico tre. A volte mi chiedo come sarebbe senza un tocco femminile.
Eppure se guardo alla politica, mi rendo conto come manchi un tocco femminile; se guardo alla società, mi rendo conto come manchi un tocco femminile; se penso alla nostra mentalità, mi rendo conto come manchi un tocco femminile.
Quando questa mattina mi sono svegliato mi è venuto naturale ringraziare di avere una donna come quella che ho al mio fianco. Non so bene come mi sia venuta in mente questa idea ma non riesco a togliermela dalla testa.
Mi rendo conto di come per essere uomo abbia bisogno che lei sia sempre più donna, e non può essere altrimenti.
Vedo che questo bilanciarsi viene sempre meno. Le donne sono ovunque ma non le si vuole ascoltare o lasciar parlare... ed ho paura della risposta: spesso non siamo abbastanza uomini da poter sostenerne il confronto.
Lei dice una cosa ed io inevitabilmente ne capisco un'altra. Lei si attende una cosa ed io me ne dimentico tre. A volte mi chiedo come sarebbe senza un tocco femminile.
Eppure se guardo alla politica, mi rendo conto come manchi un tocco femminile; se guardo alla società, mi rendo conto come manchi un tocco femminile; se penso alla nostra mentalità, mi rendo conto come manchi un tocco femminile.
Quando questa mattina mi sono svegliato mi è venuto naturale ringraziare di avere una donna come quella che ho al mio fianco. Non so bene come mi sia venuta in mente questa idea ma non riesco a togliermela dalla testa.
Mi rendo conto di come per essere uomo abbia bisogno che lei sia sempre più donna, e non può essere altrimenti.
Vedo che questo bilanciarsi viene sempre meno. Le donne sono ovunque ma non le si vuole ascoltare o lasciar parlare... ed ho paura della risposta: spesso non siamo abbastanza uomini da poter sostenerne il confronto.
giovedì 14 febbraio 2013
Un terzo mondo, anche per me!
In questa settimana è finalmente arrivato Spotify… Wow! Finalmente anche l'Italia si adegua alle altre nazioni "progredite"…
Eppure una delle prime canzoni che ho ascoltato è stata "Terzo Mondo" dei Punkreas, una canzone che era dal liceo che non ascoltavo. Sarà un caso? Tra tutte le canzoni che ho ascoltato in questi anni, una canzone di dieci anni fa, dell'epoca in cui si ascoltavano ancora i cd.
Spotify ha un pregio: con 10 euro, uno si ascolta tutta la musica che vuole. Eppure la discografia teatrale di Gaber, a me tanto cara, non si trova. Il fatto porta a cercare qualche suo parente che non abbia questo difetto. Cerca cerca, il suo parente più prossimo, Deezer, ha il medesimo difetto.
Alla fine uno si chiede… ha senso per me fare un abbonamento del genere?
Alle medie ed al liceo avevo un abbonamento del genere, il nome era Dad&Mom flat. 10.000 lire al mese di media (Che sono meno di 10 euro!!!) ed ogni tre mesi compravo un cd.
Non aveva di certo una grande varietà questa tariffa. Mi consentiva 10 canzoni ogni 3 mesi… eppure mi ha cresciuto.
In molti momenti della mia vita mi vengono in mente frasi di canzoni e sono sempre contenute in un qualche cd presente nella mia libreria fisica, non in mp3. Un caso?
Il cd andava scelto con molta cura; certo, si poteva sbagliare acquisto, ma ciò implicava tre mesi ad ascoltare cd "vecchi". Poco male. Era un po' come riscoprire certi vecchi amori.
Non era certo un attaccamento alle cose. Basta vedere come sono ridotte le custodie di quei vecchi amori.
Oggi, a due giorni dall'uscita di spotify, sento il bisogno di tornare a quella vita.
Eliminare ogni mp3, ricominciare a sudarmeli, e ad apprezzarli…
Tutto ciò mi porta anche a chiedermi se il resto della mia vita non sia rimasto coinvolto in questo consumismo di passioni in cui anche patire sarebbe già un risultato.
Penso a Facebook, twitter, google +, mail etc…. non condanno questi strumenti!!! anzi! Li trovo davvero molto utili, ma mi domando se non accumuliamo amici che non ascoltiamo ma mandiamo avanti con la doppia freccia fintanto che non troviamo un amico che per pochi secondi non ci faccia sentire, come dire, curiosi. È questo quello che voglio?!
NO!
Voglio continuare ad innamorarmi ed a pensare a quei vecchi amori , voglio rileggermi nelle cicatrici che mi hanno fatto. In fondo, se sono quel che sono lo devo anche a loro...
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