mercoledì 19 settembre 2012

Altro

Ho cercato una poesia, una canzone, un qualcosa che rendesse l'idea di quello di cui voglio scrivere ora. Niente! Presente il niente?! Se dite sì dite una bugia perché stareste pensando a qualche cosa...
Va beh... a parte queste considerazioni che lasciano un po' il tempo che trovano passiamo a quello che mi preme: l'altro.
L'altro nel mio immaginario, se può pensare due cose pensa sempre quella che per me è la più sconveniente, se può fare due scelte in piena libertà sicuramente sceglie quella che mi è più sfavorevole.
Me ne sono reso conto in queste mattine in cui ho a che fare con diverse persone e mi rendo conto di quanti pensieri e congetture io riesca ad inventarmi prima di parlare con qualcuno... e ne penso così tante che quando effettivamente capita di parlare con quell'altro lo ho già schematizzato in qualche cosa che non è più altro da me ma fa parte di uno degli schemi che la mia difesa ritiene più prudente.
Voglio apprezzare l'altro come altro! È questo il mio proposito.
Ok, sicuramente così facendo ci rimetterò, e non sarò un gran figo... ma quanto meno valorizzando l'altro forse apprezzerò anche la versione pulita di me stesso.

giovedì 13 settembre 2012

Necessità, un'elemento imprescindibile...

IPad, moto, sport... quante necessità che ho!
Pensare che siano superflue non sarebbe vero. Quante comodità mi porterebbe l'avere l'iPad per studiare, quanto tempo mi farebbe risparmiare la moto e quanto guadagnare un po' di sport...
Eppure mi rendo conto che occorre contemplare un po' di più la vita.
Ieri sul pullman una signora ragionava sul fatto che sistemare una qualunque cosa in casa ci fa realizzare come quella cosa sistemata ci semplifichi la vita a tal punto che di quella cosa non possiamo più farne a meno.
Oggi penso che in fin dei conti tutte queste comodità non fanno altro che allontanarci dalla nostra vita; e non è il superfluo ciò che mi spaventa, ma l'ossessione che ho di migliorare la mia vita.
Ok, alcune scelte possono farmi risparmiare tempo e denaro, altre guadagnare tempo e denaro... ma se fossero quelle che mi fanno perdere tempo e denaro quelle che mi rendessero più umano?
La mia vita è bella così. Da oggi magari inizio anche a godermela...

domenica 17 giugno 2012

Calma il mio cuore, Signore,: le viti devono faticare molto per raggiungere l’ac...

Calma il mio cuore, Signore,: le viti devono faticare molto per raggiungere l’ac...: Imparate dalla vite Proprio in mezzo ad una strada, un mattino, comparve una grossa pietra. Era decisamente visibile e ingombrante: gli ...

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giovedì 10 maggio 2012

Luoghi comuni


Ieri ho avuto una discussione con un mio caro amico. Una discussione partita come al solito in maniera scherzosa ma che mi ha fatto riflettere.
Quante cose mi passano sotto il naso e nella mia superiorità le lascio scorrere. Penso che spesso siamo ingordi di sapere, ma in maniera passiva. Etichettiamo una cosa come luogo comune, l'altra come già nota, l'altra come non adatta a noi... Così facendo non riempiamo il momento e lo lasciamo sfuggire...



QUALSIASI COSA

Qualsiasi cosa, gioiosa o dolorosa,
semplificala con l'amore.
Quanto vorrei vederti vivere ogni giorno
un quarto d'ora di amore puro,
positivo, esplicito, in unione con me:
esercitati progressivamente.
Inizia con un minuto, poi con due, poi con tre.
Se perseveri, sotto l'influsso dello spirito,
arriverai facilmente a quindici.
Allora vedrai come tante cose torneranno
al loro giusto posto,
e avrai un assaggio di ciò che ti riservo
per l'ora della tua eternità.
Così entrerai a poco a poco nella mia immensità
senza paura di sprofondare,
poiché sono io a invaderti

[G. Courtois]

mercoledì 25 aprile 2012

In Equilibrio con Leggerezza


Non voglio essere felice, non fa per me... Basta sprecare energie e tempo in qualche cosa che non fa per me. Non fa per me e lo dico con piena convinzione.
Mi giro di qua, parlo di là e trovo che tutti sono felici e lo sono ancora di più se possono dirti come tu puoi essere felice.
Io cerco qualcosa d'altro. Voglio la leggerezza. Voglio avere la leggerezza sufficiente per rimanere in equilibrio sul filo di questa mia esistenza che sto imparando ad amare così come è.


domenica 25 marzo 2012

Wanderlust := desiderio di vagabondare

Ci sono canzoni che mettono subito di buon umore. Questa è una delle mie.
Ma la cosa più bella è che questa canzone si intitola "Wonderlust King", parola che non ho trovato nel dizionario...
Nel dizionario esiste invece 'Wanderlust = desiderio di vagabondare', e allora la pubblico questa benedetta canzone perché oggi ho proprio voglia di vagabondare iniziando dalle cose che mi piacciono ma che non ho mai avuto il coraggio di affrontare. Eccomi.

Wonderlust King

Back in the day yo as we learned
A man was not considered to be
Considered to be
(Considered to be fully grown!)
Has he not gone beyond the hills
Has he not crossed the 7 seas
(Yeah, 7 seas at least!)

Now all them jokers kept around
Just like the scarecrows in hometown
(Yeah, scarecrows in hometown!)
From screen to screen them travelin'

[chorus]
But I'm a wonderlust king
I stay on the run (yeah, run)
Let me out
Let me be gone
In the world's beat up road sign
I saw new history of a time...
New history of...
Tadadada tadadada tadadada tadadadado! (x3)

Tadadadado!
Oi oi oi oi oi oi!

Through Siberian woods
Breaking up their neck
Chinese moving in building discotheques
Transiberian sex toys and whatnot
(Yeah, why not?)
Well at least it's something different
From what they got in every other airport

Ja ne evrei, no koje-chto pohozhe
Sovrat' ne dast ni Yura ni Seryozha!
Simply because I'm not a total gadjo
Da ja shut, ja cirkach, nu tak chto-zhe?

I traveled the world
Looking for understanding
Of the times that we live in
Hunting and gathering first hand information
Challenging definitions of sin

I traveled the world
Looking for lovers
Of the ultimate beauty
But never settled in

[chorus]

And presidents
And billionaires
And generals
They'll never know
What I have owned!
What I have owned!

I am a wonderlust king! 


Avido di meraviglie

Una volta, come ci è stato insegnato,
un uomo non era considerato
completamente adulto
se non era andato oltre le colline
se non aveva attraversato i 7 mari
si, almeno i 7 mari!

Adesso tutti questi buffoni qua attorno
come spaventapasseri nella loro città
si, spaventapasseri nella loro città
viaggiano da schermo a schermo
ma io sono avido di meraviglie

Sono sempre in movimento
Lasciami uscire fuori
Lascia che me ne vada
nel segno stradale del mondo malridotto
ho visto una nuova storia del tempo
una nuova storia del tempo!!!

Attraverso le foreste siberiane
Spezzandosi il collo

I cinesi si spostavano in discoteche prefabbricate

Giocattoli sessuali costruiti in casa
e roba del genere, si perchè no?
beh almeno è qualcosa di diverso
da quello che hanno in tutti gli altri aeroporti

"Ja ne evrei, no koje-chto pohozge
sovrat ne dast ni Yura ni Seryozga!"
semplicemente perchè non sono un "gadjo" totale
"Da ja shut, ja tziratch, nu tak stozge?"

Ho viaggiato per il mondo
cercando di capire 
il tempo in cui viviamo
cercando e raccogliendo informazioni di prima mano
sfidando le definizioni di peccato

Ho viaggiato per il mondo
cercando amanti
di massima bellezza
ma non mi sono mai stabilito
sono avido di meraviglie

E i presidenti 
e i milionari 
e i generali
non sapranno mai 
quello che possiedo
quello che possiedo... 
io sono avido di meraviglie


giovedì 2 febbraio 2012

Calma il mio cuore, Signore,: Le chiusure I due grandi pericoli di una comunità...

Le chiusure
I due grandi pericoli di una comunità sono gli "amici" e i "ne­mici".
Molto presto la gente che si somiglia si mette insieme; fa molto piacere stare accanto a qualcuno che ci piace, che ha le nostre stesse idee, lo stesso modo di concepire la vita, lo stesso tipo di umorismo.
Ci si nutre l'uno dell'altro; ci si lusinga: "sei meraviglioso", "anche tu sei meraviglioso", "noi siamo meravi­gliosi perché siamo i furbi, gli intelligenti."

Le amicizie umane possono cadere molto in fretta in un club di mediocri in cui ci si chiude gli uni sugli altri; ci si lusinga a vicenda e ci si fa cre­dere di essere intelligenti.
Allora l' amicizia non è più un inco­raggiamento ad andare oltre, a servire meglio i nostri fratelli e sorelle, a essere più fedeli al dono che ci è stato dato, più atten­ti allo Spirito, e a continuare a camminare attraverso il deserto verso la terra promessa della liberazione.

L'amicizia diventa soffocante e costituisce un ostacolo che impedisce di andare verso gli altri, attenti ai loro bisogni.
Alla lunga, certe amicizie si trasformano in una dipendenza affettiva che è una forma di schiavitù.

(Jean Vanier)
Fonte: “La comunità luogo del perdono e della festa”

lunedì 30 gennaio 2012

Un politico






Sono sempre troppo prevenuto... eppure che gioia quando sono messo con le spalle al muro e devo ammettere, anzi urlare: che bello!!!



giovedì 19 gennaio 2012

Io ho sempre tentato!

E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi
che non sono più quei fantastici giorni all'asilo
di giochi, di amici e se ti guardi attorno non scorgi
le cose consuete, ma un vago e indistinto profilo...

E un giorno cammini per strada e ad un tratto comprendi
che non sei la stessa che andava al mattino alla scuola,
che il mondo là fuori t'aspetta e tu quasi ti arrendi
capendo che a battito a battito è l'età che s'invola...

E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni giorno si fa più lontano,
non racconta più favole e ormai non ti prende per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre tesi fra realtà e sperare
e sospesi fra voglie alternate di andare e restare...
di andare e restare...

E un giorno ripensi alla casa e non è più la stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una promessa
di cose incredibili e di caffellatte in cucina...

E la stanza coi poster sul muro ed i dischi graffiati
persi in mezzo ai tuoi libri e regali che neanche ricordi,
sembra quasi il racconto di tanti momenti passati
come il piano studiato e lasciato anni fa su due accordi...

E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si fa più distratto,
non inventa più giochi e con te sta perdendo il contatto...
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni ha da fare e da dire,
ma può darsi non riesca a sapere che sogni gestire...
che sogni gestire...

Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
capirai che altra gente si è fatta le stesse domande,
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma molto d'amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande...

I tuoi dischi, i tuoi poster saranno per sempre scordati,
lascerai sorridendo svanire i tuoi miti felici
come oggetti di bimba, lontani ed impolverati,
troverai nuove strade, altri scopi ed avrai nuovi amici...

Sentirai che tuo padre ti è uguale, lo vedrai un po' folle, un po' saggio
nello spendere sempre ugualmente paura e coraggio,
la paura e il coraggio di vivere come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: " io ho sempre tentato,
io ho sempre tentato... "


(E un giorno..., Francesco Guccini)



Io che sono ossessionato dal far tornare le cose, devo ammettere che sono poco propenso a tentare e a lasciami andare...
Oggi ho tentato di essere felice e mi sono lasciato andare. Non sto qua ad ammorbarvi con i particolari, sono sicuro che anche voi quando avete detto o direte parole simili avrete fatto esperienze analoghe.
Trovo molto difficile lasciar perdere la consapevolezza di voler essere padroni del proprio destino, ma quando ci riesco... cavoli se sono padrone del mio destino!



domenica 15 gennaio 2012

Felicità

Tre ore e mezza di viaggio non sono tanto, ma neanche poche.
Per fortuna che ho i miei libri, compagni fedeli e chiassosi di viaggio!
Mentre dialogavo con Eric mi sono reso conto dalle sue parole di questo periodo che sto attraversando.
Spesso capita di fare cose, cercare e cercare, ma di non concludere alcunché.
Eric suggerisce che c'é una differenza abissale tra un agire e un altro... (vi piacerebbe che vi dica la differenza... se non la intuite fatevi una chiacchierata con il mio maestro giornaliero)
La cosa che mi ha sconvolto è che in questa differenza può esserci la chiave di volta per la felicità...
Agire "immergendosi" in quel mare che porta alla nostra realizzazione, cercando quel gesto naturale che è dentro di noi è la felicità.
Il passo della felicità non ve lo riporto... ma per meditare un po' vi riporto il discorso di questa mattina.
 " Facciamo un esempio semplice: immaginate di vedere un lago e di dire, parlandone par distance: quello è un lago, quella è acqua. E poi immaginate di tuffarvi nel lago e di nuotare. La vostra constatazione  << là c'è l'acqua >> adesso è totalmente cambiata. Certo, neanche ora siete quell'acqua, eppure non è proprio vero che non siete l'acqua, perché in realtà siete immersi nell'acqua, siete bagnati e la vostra relazione con l'acqua è un processo costante. "Il concetto di attività [ produttività orientata all'essere] può venire illustrato dall'esempio seguente: se vi stendete in acqua e vi lasciate trasportare, questo, sebbene sembri assolutamente passivo, è in realtà un processo attivo, perché un uomo che non sa nuotare non può lasciarsi trasportare passivamente dall'acqua, incapace come è di mantenere il delicato equilibrio necessario. A determinare la differenza nel vostro rapporto con l'oggetto è dunque la circostanza che - per usare un linguaggio figurato - vi << bagnate >> con i vostri oggetti, o al contrario << rimaniate asciutti >>. Il modo in cui parlate con un'altra persona, in cui vedete un paesaggio, in cui formulate un pensiero: è questo a determinare la differenza tra un individuo statico, egoista e isolato e un individuo attivo, in divenire, un individuo che è nel mondo"
(tratto da Eric Fromm, Problemi di Sovrappiù



giovedì 12 gennaio 2012


LA CANZONE DELL'ACQUA


Stasera ho chiesto al caso 
che cosa devo fare 
sono stanco del mio ruolo 
e ho voglia di cambiare 
non so se andare avanti 
o se e' il caso di scappare 
o se e' solo il bisogno 
di un nuovo sogno da sognare. 

Adesso che ho quello 
che ho sempre voluto 
mi sento un tantino legato, 
vorrei sparire 
per ricominciare da capo 
con un nuovo mazzo di carte 
un nuovo gioco. 

Ma il libro mi ha detto: 

"Tieni la testa a posto, 
datti una regolata e 
guarda bene dentro te stesso, 
non giudicare gli altri 
e cerca invece di capire, 
butta via lo specchio 
che c'e' il mondo da guardare" 

Vorrei essere come l'acqua 
che si lascia andare, 
che scivola su tutto, 
che si fa assorbire, 
che supera ogni ostacolo 
finche' non raggiunge il mare 
e li si ferma a meditare 
per scegliere 
se esser ghiaccio o vapore, 
se fermarsi o 
se ricominciare...

(Eugenio Finardi) 



ACQUA CHE SCORRE




Ci sono volte in cui lo so
che pensi che sia matto 
che non apprezzo fino in fondo tutto ciò che ho 
e forse è vero, ma non sono mica soddisfatto 
anzi, scusa amore, io resto alzato ancora un po' 
Ho cominciato a 16 anni a non dormire molto 
e usare il tempo fino all'ultimo secondo che si può 
Persino adesso che al risveglio pago sempre il conto, 
ancora mi racconto che prima o poi riposerò. 
E' qualcosa che scorre nel sangue 
l'arsenale lirico dei sogni 
ma la notte paga in contanti 
il giorno si estingue 
è acqua che scorre 
è solo acqua che scorre 
E' tutto quello che succede quando il mondo è spento 
e forse è l'unico segreto che conserverò per me 
come la luce artificiale che mi porto dentro 
per congelare il tempo quando di tempo non ce n'è 
Ecco perchè quando mi guardi non ci sono 
io sto dormendo e giuro sogno anche se parlo con te 
Nella tua stanza il silenzio è di velluto 
io mi addormento, amore, e sogno anche per te 
E' qualcosa che scorre nel sangue 
l'arsenale liquido dei sogni 
ma la notte paga in contanti 
il giorno si estingue 
è acqua che scorre 
è solo acqua che scorre 
Se collassa questo cielo che ci veste per la festa 
di una strega di paese e di un cavaliere osceno 
è solo acqua che scorre 
è questa notte che corre 
è solo acqua che scorre 
è questa tempo che corre


(Daniele Silvestri)