Ok è giunto il momento di tornare a scrivere.
Oggi sono andato a fare un bellissima passeggiata in montagna... in uno di quei posti che a detta di tutti sono dei percorsi semplici, ma che in realtà così semplici non sono, soprattutto se non sei allenato.
Mentre ascendevo al mio "monte ventoso" ho pensato ad una frase che ho ascoltato questa mattina.
'Perdonare non vuol dire non soffrire, vuol dire ricordarsi di amare chi ci ha fatto un torto'.
Beh, devo dire che il mio cinismo mi porta a ritenerla una delle solite frasi ad effetto amate dai preti... ma provare a metterla in pratica come è!? Penso sia simile alla salita di oggi, a detta di tutti facile, ma quando ti trovi lì non è così... eppure, eppure una volta che vedi la vetta dici voglio arrivare lì, a metà, e quando sei a metà vedi un bell'albero prima dell'ultima salita e dici voglio arrivare lì. E senza neanche accorgertene ti trovi in vetta.
Eppure ad ogni passo vorresti fermarti perché non ce la fai, eppure se ti giri vedi quelli che sono rimasti dietro e la tentazione di aspettarli e convincerli a fermarsi è tanta, eppure anche dove sei il panorama è bello, eppure eppure eppure! Ci sono troppi eppure se sai quello che vuoi. La vetta.
Sarà l'insonia, saranno i mille pensieri o forse anche le preoccupazioni ma è bello qualche volta non dormire. Fuori si sentono i rumori silenziosi della notte, qualche insento, il vento, e poi...e poi i miei pensieri. Ed è proprio in questi momenti che non mi va di dormire. Ora mi sembra ci sia troppo da scoprire, cercare, imparare nei pensieri per lasciar spazio ai sogni. Quando avrò finito, e solo allora, venga pure Morfeo a svegliarmi e a portarmi dove mi compete...
domenica 11 settembre 2011
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